La dura legge di Baywatch

Gli anni 90 erano anni difficili, pieni di contraddizioni. Eravamo incastrati tra il mondo analogico e la rivoluzione digitale, senza via d’uscita. Abbiamo avuto alcune delle più belle serie televisive di sempre, ma se dimenticavamo di programmare il videoregistratore tutto andava perso. Potevamo pregustare l’esordio di Internet e degli MP3, ma alla fine conveniva rimanere sulle enciclopedie tipo Omnia e sulle musicassette. Siamo ricordati per i videogiochi più iconici della storia, eppure ancora ci trastullavamo con i librogame e con le loro scelte multiple (e, guarda caso, anche La dura legge di Baywatch è strutturato così).

Questo libro è stato scritto grazie alla partecipazione di una cinquantina di reduci che hanno riempito 44 capitoli con ricordi, stranezze e rimpianti di quel tempo: mode che non ci sono più, prodotti spariti dagli scaffali, giochi di società che ancora fanno sospirare i più nostalgici. Non fatelo, e smettetela di avere gli occhioni a forma di cuoricini: gli anni 90 sono stati terreno fertile anche per fregature e delusioni che ancora oggi ci segnano, ricordi che ancora fanno male. Perché quando il cuore palpita, anche le ferite e il dolore si rifanno vivi. La maledizione di Baywatch e la grande fregatura del Minidisc sono due esempi, ma tra queste pagine ce ne sono molti di più.

Recensioni

“Un saggio che somiglia ad un album di ricordi”

Flavia Capone, Letture Metropolitane

“È un viaggio nostalgico, irriverente, esilarante. Da non perdere”

Gabriele Ottaviani, Convenzionali

“Un libro ‘generazionale’ e quindi consigliatissimo a chi è cresciuto in quello strampalato decennio, che mai avremmo pensato di rimpiangere”

Marco Frullanti, Amazon.it