Gli anni 90 erano anni difficili, pieni di contraddizioni. Eravamo incastrati tra il mondo analogico e la rivoluzione digitale, senza via d’uscita. Abbiamo avuto alcune delle più belle serie televisive di sempre, ma se dimenticavamo di programmare il videoregistratore tutto andava perso. Potevamo pregustare l’esordio di Internet e degli MP3, ma alla fine conveniva rimanere sulle enciclopedie tipo Omnia e sulle musicassette. Siamo ricordati per i videogiochi più iconici della storia, eppure ancora ci trastullavamo con i librogame e con le loro scelte multiple (e, guarda caso, anche La dura legge di Baywatch è strutturato così).
Questo libro è stato scritto grazie alla partecipazione di una cinquantina di reduci che hanno riempito 44 capitoli con ricordi, stranezze e rimpianti di quel tempo: mode che non ci sono più, prodotti spariti dagli scaffali, giochi di società che ancora fanno sospirare i più nostalgici. Non fatelo, e smettetela di avere gli occhioni a forma di cuoricini: gli anni 90 sono stati terreno fertile anche per fregature e delusioni che ancora oggi ci segnano, ricordi che ancora fanno male. Perché quando il cuore palpita, anche le ferite e il dolore si rifanno vivi. La maledizione di Baywatch e la grande fregatura del Minidisc sono due esempi, ma tra queste pagine ce ne sono molti di più.
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