“Indelebile” di Luca Brunoni – Recensione

Categoria: Libri

Ci sono trame che ti parlano e personaggi che sembrano uscire dall’album dei ricordi, anziché dalle pagine di un romanzo. Gionata è uno di questi, e all’inizio sembrava quasi ovvio fosse così. Indelebile, l’ultimo romanzo di Luca Brunoni, è ambientato nella città in cui sono nato e negli anni in cui sono cresciuto. Ci sono i campi del calcio minore e regionale che ho pestato coi miei tacchetti, le bande di cui tutti parlavano, le strade di Lugano percorse in mille modi. A piedi, in bici, sullo scooter e infine in automobile.
All’apparenza è una storia piccola, ambientata un angolo di mondo così isolato da risultare apprezzabile solo a me e ai miei coetanei ticinesi. E invece, Brunoni fa ciò che un buon narratore deve fare: trasformare il locale in universale. Perché Lugano qui non è una semplice località di provincia ai confini della Svizzera, ma si trasforma in una sorta di Amsterdam dove un giovane come Gionata si barcamena tra un lavoro e l’altro. Le ombre del passato e i sensi di colpa, poi, sono quelli che potrebbero perseguitare chiunque, dal più pavido al più intrepido. E il suo desiderio di redenzione (che si traduce nei tentativi di salvare chi lo circonda) è come la miccia di uno Zippo ormai a secco di gas: non farà molta luce, ma almeno quella c’è.
In questo noir esistenziale, Gionata vive i contraccolpi di qualcosa che tutti condividiamo: la consapevolezza che, durante gli anni della gioventù, ognuno di noi ha rischiato l’osso del collo per aver sottovalutato un pericolo. Può esser stata un’ubriacatura, una mezza rissa, una caduta in scooter. Chiunque può raccontare la propria storia e Gionata qui non solo svela la sua, ma racconta anche le conseguenze su coloro che rimangono – giovani alla ricerca di una via, proprio come lui, ma non sempre portati a fare le scelte giuste.
Indelebile si rivela così un romanzo per tutti coloro che voglio sentire una trama e una narrazione andare sottopelle. Là dove forse potrà anche fare male, ma solo per lasciare il segno grazie a una lingua agile, asciutta e potente.