Una settimana fa ero nel nord-est dell’Inghilterra per correre una mezza maratona lungo la costa. Doveva essere lunga 21 chilometri, alla fine il percorso era di quasi 25 chilometri. Ed è proprio in quei momenti, quando sei convinto di aver concluso la gara e invece mancano ancora diverse centinaia di metri al traguardo, che arriva il momento di dare fondo a ogni tipo di risorsa.
Ho pensato più volte di infilare gli auricolari e ascoltare un po’ di musica. Il regolamento lo permetteva e la musica è quel tipo di “doping mentale” che può fare la differenza, quando ogni parte del tuo corpo cerca di convincerti a smettere, a prendere fiato, a camminare. Immagino che ogni corridore e ogni sportivo abbia i propri brani motivazionali, da Eye of the Tiger a You’re The Best Around, e sarebbe interessante conoscere i vostri.
Per me, fino a settimana scorsa, la colonna sonora di riferimento era l’intero album di debutto degli Of Monsters and Men, My Head Is An Animal. Uno di quei dischi di cui non butti via niente, dove ogni canzone è perfetta da ascoltare – soprattutto se corri tra le lande desolate e lungo le spiagge di un qualunque territorio del Grande Nord. Mi ha aiutato per esempio in Irlanda, nel 2019, in occasione della mia prima maratona. Ora, però, sono felice di aggiungere un nuovo brano che proviene non dall’Islanda, ma da casa mia: Better Things di Sebalter.
Il chitarrone iniziale dell’amico Mattia (Matt number #1), le atmosfere folk, il ritornello sulle note del violino di Seba, il banjo in chiusura di Rocco. Il massimo. Una di quelle canzoni che ti spingono a cercare una nuova gara in cui dare tutto e ascoltarla sul più bello, quando pensi di non riuscire ad andare oltre i tuoi limiti. Perché, in fondo, è solo così che si raggiungono quelle Better Things di cui si parla nel titolo.