– Diario di una pubblicazione –
Sto riascoltando uno degli ultimi messaggi audio della mia editor. Risale a inizio aprile e inizia così: “Mattia, ciao. Senti… Perdonami, sarò molto diretta e franca…” e vi lascio immaginare i restanti 48 secondi.
Chiara è il motivo principale per cui ho scelto di firmare per la Tre60. In occasione del nostro primo incontro, ormai tre anni fa, ha affiancato il direttore commerciale e dimostrato una grande passione per il manoscritto di Le cose belle che vorrai ricordare che sapevo avrei poi ritrovato nel suo lavoro.
L’editor ti sferza, ti motiva e ti pungola (e questa è una piccola citazione di Come tanti piccoli ricordi), ma più di ogni altra cosa ti aiuta. Nella sua franchezza e nel suo essere diretta, Chiara ha sempre dato il meglio per far crescere i miei romanzi. E non importa quanto quei 48 secondi ti obbligheranno a rivedere per l’ennesima volta il manoscritto: lo ascolti, lo accetti e lo fai. A guadagnarci non sarà lei o la casa editrice, ma la storia.