L’importanza di arrivare secondi

Categoria: Cultura, News

Questa foto risale al 2011, l’hanno scattata pochi minuti dopo la premiazione del Premio Chiara Giovani – un concorso letterario internazionale per scrittori di età compresa tra i 15 e i 25 anni a cui devo molto. Era la mia ultima occasione per tentare di vincere quel premio dopo un paio di finali e mi sono iscritto con un racconto-summa dedicato ai grandi della letteratura da cui (idealmente) mi congedavo dopo cinque anni di università. Risultato? Sono arrivato secondo dietro a Filippo Pozzoli (alla mia sinistra nella foto), che già aveva trionfato nel 2008.

Sono arrivato secondo in cinque o sei eventi letterari del genere, ma la fortuna è che sono sempre stato battuto da qualcuno che aveva scritto un racconto di valore, per molti versi migliore del mio. I concorsi letterari non si decidono sui centimetri o sui centesimi di secondo, bisogna sottostare al giudizio (parzialmente soggettivo) dei giurati. E, soprattutto, bisogna accettarlo.

Anche nell’attesa del verdetto c’è qualcosa di molto bello: il tempo di valutare con occhio critico i racconti degli altri (e, di riflesso, il proprio), di abituarsi al giudizio altrui e di sviluppare una sana competitività con giovani scrittori e scrittrici che condividono il nostro interesse per le storie. Scoprire nuove voci e stringere legami coi “concorrenti” è ciò che mi auguro e ciò che ricerco a ogni partecipazione.

A sei anni da quella premiazione, io e Filippo ci sentiamo ancora. Seguo con interesse la sua carriera, non ho ancora avuto la fortuna di assistere a una pièce teatrale scritta da lui e sono stato contento di vedere che è arrivato di nuovo in finale nel 2012. Quella volta è stato lui a giungere secondo, però. Chissà se è ancora in contatto con la vincitrice…