L’onda lunga di una storia

Categoria: Libri, Viaggi

Quello che ho imparato in questi anni è che ciò che scrivi può portarti lontano, anche se gli scaffali delle librerie fagocitano libri su libri e ogni anno il mercato editoriale italiano presenta decine di migliaia di novità. Ma una storia, se onesta, non si esaurisce nel corso di poche settimane. Torna in superficie, sopravvive, trova nuovi lettori.

Ho parlato già in un altro post di Italiamo, il convegno dedicato agli insegnanti di italiano in Svizzera tedesca e francese e della cordialità con cui le organizzatrici Nicole Bandion e Isabel Indino e la presidentessa dell’Associazione scrittori della Svizzera italiana (ASSI) Francesca Giorzi mi hanno invitato a presentare un racconto. Dopo quell’incontro, Fabio Bianchi (insegnante al liceo di Muenchenstein, cantone di Basilea Campagna) mi ha invitato a una delle due giornate dedicate all’italiano dalla scuola.

Qui è tornato in superficie un racconto che scrissi nel settembre 2012, dalla quale sono state estratte dieci parole; gli studenti, prima di poter leggere l’originale, hanno dovuto inventarne uno tutto loro partendo da quei pochi termini e presentarla ai compagni. Dopodiché, abbiamo discusso di scrittura, di ispirazioni e di storie.

Ho anche chiesto che ognuno di loro mi fornisse una parola chiave, che rappresentasse al meglio loro stessi o una delle loro passioni. Le ho scritte su una lavagna, ho visitato la loro scuola e da quelle è nato questo racconto, intitolato Ora che Roger Federer non gioca più (i termini sono sottolineati all’interno del testo). Per me, uno dei migliori modi per ringraziarli dell’ospitalità e ricambiare l’amore che stanno dando alla lingua italiana.

Leggi il racconto “Ora che Roger Federer non gioca più”