Parte 2: Un po’ di strada sotto le suole

Categoria: Libri

Il coraggio di Lilly e… la storia nella Storia

Uno dei personaggi del mio nuovo romanzo si chiama Ranieri, ha 11 anni, vive a Domodossola e ha la passione per i maghi e i giochi di carte; il secondo capitolo si svolge l’11 settembre 1943 e ha lui come protagonista. Spinto dal padre a lasciare l’Italia, il ragazzo segue un contrabbandiere chiamato Folgore e raggiunge così a piedi la casa di Lilly, in Svizzera.
Il libro I sentieri della memoria nel Locarnese 1939-1945, scritto da Renata Broggini e Marino Viganò, è stato fondamentale per definire la tratta che porta Ranieri e Folgore ad attraversare la frontiera, quest’ultimo accompagnato da un bel po’ di riso di contrabbando. Seppur accurata, la descrizione della strada che collegava il Verbano-Cusio-Ossola alla località di Cortaccio (sopra Brissago) non mi è però sembrata sufficiente.
Così, sono andato a verificare di persona. Ho seguito i passaggi che un tempo furono dei contrabbandieri, ho imboccato i sentieri scelti dai passatori per condurre i fuggitivi verso la libertà. Ho preso appunti e scattato fotografie man mano che procedevo, ma ho anche girato dei video per condividere sui social la giornata.
È stato un modo per mettere un po’ di strada sotto le suole, ma soprattutto per sentire sulle gambe la durezza delle salite e il silenzio garantito da certi pendii erbosi. Ho recuperato i bollettini meteorologici dell’epoca e consultato le fasi lunari di quel settembre 1943, per capire cosa significasse muoversi nel corso di “quella” notte. In particolare, volevo inserire nel romanzo una fontana (detta “promiscua”) che non solo sgorga acqua, ma è anche un cippo di confine tra Svizzera e Italia. Una bevuta che, per Ranieri e molti altri, è stata sinonimo di salvezza.